La storia di Lavinia

Sono Lavinia, laureata nel 2016, abilitata nel 2017. Sono fortunata perché ho trovato da lavorare subito, sostituendo medici di famiglia. Poi ho iniziato a fare le guardie mediche notturne in casa di riposo. La paga era sempre massimo 15 euro all’ora lordi.
Ogni anno è da aggiungere lo stress dei test per la specializzazione o il corso MMG. Ho colleghi che smettono di lavorare per studiare, io non me la sono mai sentita, soprattutto per ragioni di soldi.
La specializzazione che interessa a me (igiene) rimane sempre in scelta fino all’ultimo, poi qualcuno alle strette la prende anche se non gli interessa pur di non rimanere senza borsa.

Emergenza COVID
Dove lavoro ora I pazienti sono per lo più anziani e ci sono anche alcuni pazienti col respiratore. Fin dall’inizio dell’epidemia ci siamo resi conto che se il virus entrava nelle nostre strutture sarebbe stata una strage.
Una notte ho fatto un turno in guardia territoriale, durante il quale ho ricevuto dieci telefonate per tosse e febbre. Il numero dedicato all’emergenza è sempre occupato.

Le domande che mi pongo sono:
Come è possibile che da metà gennaio (quando l’epidemia è esplosa in Cina) non ci siamo posti il problema che il virus poteva arrivare anche da noi?
Una volta che passerà questa crisi si capirà che le scelte politiche ed economiche che agiscono su un territorio devono assolutamente tenere conto anche degli aspetti sanitari?
Si capirà che la disinformazione su cui si basa il nostro sistema ha generato e continuerà a generare mostri?

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