La storia di Chiara

Sono Chiara, sono un medico abilitato, mi sono laureata a Marzo 2016 con una tesi in Geriatria.

Dopo la laurea ho provato alcune volte il concorso nazionale per il conferimento delle posizioni di specializzandi: vorrei specializzarmi in Geriatria o in Medicina Interna.

Ho iniziato a lavorare facendo il medico di guardia in alcune cliniche private della mia città: per un turno di notte di 12 h prendevo 90 euro lordi (7,5 €/h, meno di una baby-sitter) ed ero responsabile da sola di oltre 200 pazienti molto anziani (spesso affetti da multiple patologie croniche e totalmente dipendenti). Nonostante il carico di reponsabilità rapportato al compenso, la responsabilità medica e legale sarebbe stata naturalmente solo la mia.

Ho ripreso poi varie volte a lavorare in Geriatria al Policlinico grazie a borse di studio di 6 mesi. Ritagliando il tempo per studiare tra un turno e l’altro in ospedale, provavo il concorso per la specializzazione. Si tratta di un quiz a crocette: più diventavo un medico esperto, peggiori punteggi facevo in quel test.

Ad oggi mi arrabatto tra diversi lavoretti tutti precari e sottopagati. Ho 30 anni, e le competenze di base per iniziare la specializzazione…Ma meno della metà dei medici italiani può specializzarsi a causa della mancanza di fondi statali.

EMERGENZA COVID

Di fronte a una pandemia come quella da SARS COVID-19, il sistema sanitario pubblico è fondamentale. Riflettiamo sui rischi che corriamo tutti affidando la nostra salute agli interessi di aziende e ospedali privati.

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