La storia di Elle

  1. Mi chiamo Elle e mi sono laureata a marzo 2016. A luglio ho tentato il test per le scuole di specializzazione. E’ stato l’ultimo anno in cui il concorso nazionale ha avuto le 3 scelte a priori. A 4 giorni dall’esame di abilitazione sono iniziate le 4 giornate di concorso. Non sono riuscita a rientrare tra i borsisti, sull’uscio di Neuropsichiatria per un punto e di Genetica Medica per due. Delusa e speranzosa per l’anno successivo ho subito iniziato a lavorare, partite di calcio, altri sport, impieghi saltuari e retribuiti dalle 18 ai 21 euro/h, poi in una clinica privata. E ho continuato così, ogni anno, precaria e sempre più grigia e la richiesta di specialisti sempre in aumento. Ogni anno borse promesse ma non rilasciate. Ogni anno ospedali smantellati. SONO INCAZZATA e non poco!

Emergenza Coronavirus

SONO INCAZZATA. NERA!

Italia, oggi ti rendi conto che sulla carta abbiamo il miglior sistema sanitario esistente? Che offre un’assistenza universalistica e trasversale? Che non può però permettersi una pandemia perché ci sono stati solo tagli!

Che non abbiamo abbastanza posti di terapia intensiva? Che invece di dirottare più soldi sulla sanità privata, convenzionando o smantellando ambulatori pubblici, avresti dovuto ottimizzare i sistemi di cura primaria e quelli di risposta all’emergenza? Oggi vieni a conoscenza della problematica delle specializzazioni?

Che gli sforzi del SSN vengano ricordati nelle prossime agende economiche e che tutti si rendano conto di come debba essere utilizzato e non abusato. Che un’emergenza simile non debba più avvenire ma nel caso in cui essa avvenga ancora che ci trovi pronti ad affrontarla.

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