KM

Visto che ultimamente il tempo scarseggia, racconto in poche parole la mia storia.Sono arrivato in Italia perché non avevo possibilità nel mio paese, soprattutto a livello economico, infatti qui l’università costa meno.
Sono andato benissimo i primi tre anni, ero in pari con gli esami, poi purtroppo ho dovuto iniziare a lavorare e ho dovuto rinunciare allo studio.  Così 12 anni sono volati e mi sono trovato a dover decidere se mollare completamente l’università o riprendere.


“Sono arrivato in Italia perché non avevo possibilità nel mio paese, soprattutto a livello economico, infatti qui l’università costa meno.Sono andato benissimo i primi tre anni, ero in pari con gli esami, poi purtroppo ho dovuto iniziare a lavorare.

“Per fortuna ho continuato gli studi e sono riuscito a raggiungere la laurea.”


Per fortuna ho continuato e sono riuscito a raggiungere la laurea. A quel punto ho debuttato come medico, ma non ero iscritto in nessuna graduatoria e senza non puoi iniziare a fare esperienza e senza esperienza non ti fanno lavorare. Per fortuna una collega ha voluto insegnarmi a fare i prelievi, quindi ho iniziato a sostituirla quando aveva bisogno. Le prime volte che mi sono trovato ad avere tutta la responsabilità dell’ambulatorio non ero all’altezza e mi sono preso addirittura qualche sgridata dagli infermieri, però ho imparato tanto.
Per sostituire il medico di base devi iniziare con l’affiancamento gratuito per capire come funziona l’ambulatorio o il programma di gestione dei pazienti.
Quando ho iniziato a sostituire la paga non era chiara, penso che alcuni approfittino della nostra inesperienza e della mancanza di regole scritte.
Sono andato a lavorare qualche mese in un centro di accoglienza vicino a Trieste, e li è stata dura, ho dovuto imparare tutto da solo, ero terrorizzato. Mi trovavo con 200 pazienti, se si ammalavano dovevo fare il possibile per non mandarli in pronto soccorso, perché essendo quasi tutti senza documenti farli ricoverare o fare delle visite e accertamenti erano pratiche complicate. Sono rimasto anche per 60 ore dietro fila durante il week end, a gestire situazioni complicate. La cosa utile di questa esperienza è che ho imparato ad arrangiarmi con pochissimi mezzi.
Quindi ho trovato lavoro come guardia medica in casa di cura e li mi sono trovato bene: non ho dovuto affiancare gratuitamente a lungo, i colleghi sono disponibili e ci si aiuta a vicenda. Questa occupazione mi ha inoltre dato uno stipendio più regolare e consistente, grazie al quale ho potuto smettere di lavorare come lavapiatti, mansione che ho dovuto svolgere insieme alle sostituzioni ai prelievi e ai medici di base, I cui compensi non mi permettevano di arrivare a fine mese.
Al momento lavoro anche come guardia medica di continuità assistenziale sul territorio.


“Dopo svariate esperienze ho trovato lavoro come guardia medica in casa di cura: non ho dovuto affiancare gratuitamente a lungo, i colleghi sono disponibili e ci si aiuta a vicenda. Ho potuto smettere di lavorare come lavapiatti, mansione che ho dovuto svolgere insieme alle sostituzioni ai prelievi e ai medici di base, I cui compensi non mi permettevano di arrivare a fine mese.”


EMERGENZA COVID

Mi dispiace non poter ricambiare questo paese con l’occasione che mi ha dato. Sono contento di avere iniziato a partecipare alle unità speciali di continuità assistenziale, almeno nel mio piccolo potrò dare un contributo, ma mi sento che senza specializzazione non posso dare tutto quello che vorrei. In ogni caso penso che niente sia da sminuire.


“Sono contento di avere iniziato a partecipare alle unità speciali di continuità assistenziale dedicate ai pazienti con COVID-19, almeno nel mio piccolo potrò dare un contributo, ma mi sento che senza specializzazione non posso dare tutto quello che vorrei. In ogni caso penso che niente sia da sminuire”


Spero che il nostro progetto di Medici Indiavolati vada avanti, per riuscire a far sentire le nostre ragioni e ottenere miglioramenti sia per noi medici e le future generazioni di colleghi, sia per tutta la popolazione. Risparmiare sulla sanità, adesso è palese, è un progetto di poco respiro, le soluzioni da trovare sono altre.